L’elastografia epatica, nota anche come Fibroscan, è un esame che studia il fegato misurandone l’accumulo di grasso e l’indurimento del tessuto epatico.
È particolarmente utile per monitorare le malattie epatiche, perché permette di valutare come evolvono nel tempo e come rispondono al trattamento.
Si tratta di un esame non invasivo che si svolge esattamente come un’ecografia dell’addome: la sonda del Fibroscan viene applicata sulla cute del costato a destra, l’impulso generato dall’apparecchio determina la propagazione di un’onda elastica la cui velocità, misurata per mezzo degli ultrasuoni, è direttamente correlata alla rigidità del fegato che è a sua volta dipendente dalla quantità di fibrosi.
Il suo esito può suggerire il percorso di cura più adatto per la steatosi che può consistere in una dieta mirata, nel cambio dello stile di vita o in un trattamento farmacologico.
Non si tratta di un esame né doloroso né pericoloso e può essere indicato anche per persone portatrici di pacemaker o per donne in stato di gravidanza. Dura circa 10/15 minuti e richiede come unica forma di preparazione un digiuno di sei ore.